Uomo a Mare !

Nuovi sbarchi e vecchi discorsi, questa è la situazione a Lampedusa oramai da decenni. La migrazione è un fenomeno umano che ha interessato il popolo Italiano da sempre e così è ancora; sia dal punto di vista degli arrivi che dal punto di vista delle partenze, l’Italia gioca un ruolo fondamentale nei flussi migratori del pianeta che ci piaccia o no !
Sia i Governi di Destra che quelli di Sinistra hanno sempre giocato la loro propaganda sulla pelle di uomini, donne e bambini che scappano dalla fame e dalla guerra per costruirsi un futuro qua in occidente. Quello stesso occidente che ha visto l’Africa come una terra di conquista da sfruttare e mai come un continente con cui commerciare e a cui riconoscere indipendenza e umanità. Mentre la Destra ha maturato una politica di gestione totalitaria dove i flussi migratori diventano “invasioni” che minacciano la “sicurezza nazionale”, la Sinistra è alla ricerca di una soluzione che gli permetta di ritrovare se stessa, da un lato, e che non gli faccia perdere preferenze elettorali, dall’altro.
Nessuno però, popolo compreso, ha ben chiaro il punto della questione: a mare ci sono persone e non numeri o possibilità politiche. L’accoglienza non può essere e non deve essere oggetto di discussione, le persone vanno tratte in salvo il prima possibile e con tutte le forze a disposizione ONG comprese. Dovremmo far fronte alla “fase 2”, ovvero, l’integrazione; dare la possibilità a chi arriva di mettere radici, sentirsi Italiano e perché no, essere Italiano. Non è una questione di sicurezza, è una questione di umanità, nessuno ruba il lavoro a nessuno, poiché il Governo Italiano ha il dovere di garantire i diritti essenziali a tutti coloro che risiedono o vogliono risiedere in Italia e nessuno deve essere lasciato indietro.
Certo anche L’Unione Europea e i suoi Stati Membri devono fare la loro parte e gestire sia l’accoglienza che l’integrazione in sinergia con l’Italia e tutti gli Stati che compongono geograficamente i confini europei. Redistribuzione delle persone e accordi con gli Stati Africani, per gestire le partenze e gli arrivi, sono strumenti validi solo nel pieno rispetto dei Diritti Umani, perché di campi di concentramento ne abbiamo avuti già troppi. I Corridoi Umanitari sono l’unica vera soluzione per impedire le morti in mare e devono partire dai centri sulle sponde africane ai porti europei e non devono prescindere dal controllo Governativo o dell’UE.
Anche noi Italiani siamo stati immigrati nella terra d’altri e più di tutti dovremmo comprendere quanto sia difficile partire dalla propria terra poveri e disperati alla ricerca di fortuna e pace. L’Italia come spesso è stata, può essere ancora d’esempio al mondo, basterebbe dimostrare un po’ di quel coraggio e spirito di abnegazione che ci ha contraddistinti nel corso delle ere.
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